domenica 11 aprile 2010

"Cinema e Cinema" di Vladimir Majakovskij





Per voi il cinema è spettacolo.
Per me è quasi una
concezione del mondo.
Il cinema è portatore di movimento.
Il cinema svecchia la
letteratura.
Il cinema demolisce l'estetica.
Il cinema è audacia.
Il cinema è un atleta.
Il cinema è diffusione di idee.
Ma il cinema è malato. Il capitalismo gli ha gettato negli occhi una manciata d'oro. Abili imprenditori lo portano a passeggio per le vie, tenendolo per mano. Raccolgono denaro, commovendo la gente con meschini soggetti lacrimosi.
Questo deve aver fine.
Il comunismo deve togliere il cinema di mano agli speculatori.
Il futurismo deve far evaporare le acque morte: gli stagnamenti e il moralismo.
Senza questo avremo o il tip-tap d'importazione americana, o i soli "occhi con la lacrimuccia" dei vari Mogiuchin.
La prima di queste due possibilità ci è venuta a noia.
La seconda ancora di più.

[Mosca 1922]



Vladimir Majakovskij, "Cinema e Cinema", Kino-fot, Mosca,
aprile 1922; trad.it Ignazio Ambrogio (a cura di),
Majakovskij, Opere, vol 7, Editori Riuniti, Roma 1972.
pag.428

1 commento:

  1. Pena
    In una vaga disperazione il vento
    si dibatteva disumanamente.
    Gocce di sangue annerendosi
    si gemmavano sulle labbra d' ardesia.
    E uscì, a isolarsi nella notte,
    vedova la luna

    Poesia STUPENDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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