mercoledì 3 novembre 2010

Spot d'Autore: Chanel, Coco Mademoiselle di Joe Wright

di Simona Cappuccio



Chi di noi, fino a qualche tempo fa, non poteva tollerare l’idea che il nostro programma o film preferito fosse interrotto da quei due, tre fastidiosissimi minuti di pubblicità? Beh, oggi la situazione è completamente cambiata, grazie anche al cinema che, invadendo il piccolo schermo, in alcuni casi, e fortunatamente per noi spettatori aggiungerei io, ha conferito alla pubblicità televisiva un valore, un significato rinnovato. Tuttora scopo dello spot televisivo è quello di promuovere un determinato prodotto sì, ma attraverso il racconto di una storia che sia in grado di affascinare lo spettatore, emozionarlo e, naturalmente, accattivarlo. Le più importanti aziende hanno così ingaggiato attori e registi famosi per dare vita a quello “spot d’autore”, il quale si configura sempre più spesso come un vero e proprio cortometraggio. A questi “piccoli” prodotti cinematografici è richiesto di essere irresistibilmente accattivanti, in modo da battere la concorrenza. Gli spot d’autore riguardano molteplici categorie di prodotti, anche se sono soprattutto il mondo della moda a ricorrervi per valorizzare al meglio collezioni,accessori,profumi. Ed ecco che, dietro la macchina da presa delle pubblicità di molte delle più importanti case di moda, è facile individuare sempre la “mano” di qualche prestigioso artista. Da David Lynch con Kalvin Klein al nostro Giuseppe Tornatore con Dolce & Gabbana (chi non ricorda la seducente Monica Bellucci nelle vesti della vedova inconsolabile?!), passando per Frank Miller con Gucci e Terry Gilliam con Nike. Molti registi, curiosamente, hanno iniziato la loro carriera proprio partendo dalla pubblicità, come nel caso dell’italiano Alessandro D’Alatri, autori di spot televisivi di successo, come i famosissimi spot della Kodak e di Telecom, quest’ultimo interpretato da Massimo Lopez, “condannato a morte” che si salvava grazie ad una telefonata. A volte, dunque, capita che quei brevi prodotti cinematografici proiettati sui nostri schermi domestici, ed accompagnati da splendide colonne sonore, siano dei piccoli gioielli.

Con questo primo articolo, vorrei cominciare una carrellata di alcuni degli spot d’autore più belli, a mio avviso, degli ultimi anni. Tuttavia vorrei concedermi il piacere di cominciare con uno dei miei preferiti, raffinatissimo: lo spot di Chanel del 2007, interpretato dall’androgina e magnifica Keira Knightley. Keira è testimonial della fragranza Coco Mademoiselle, il profumo più “giovane” della maison francese, e per l'occasione è stata diretta da Joe Wright, regista di due delle sue pellicole più belle, Orgoglio e pregiudizio, per la quale Keira ha perfino ottenuto una candidatura all’Oscar, e Espiazione. La Knightley, emanatrice di un fascino indiscutibile, scalzando la diva Kidman e la ribelle Moss, è forse l’interprete perfetta dello stile Chanel, grazie ad un portamento e ad una raffinatezza individiabili: atmosfera notturna, lungo abito da sogno (rimane impresso proprio come quello verde indossato sul set di Espiazione), di seta rossa, pettinatura retrò, trucco perfetto, per niente eccessivo o volgare. Keira, perfetta Madamoiselle Chanel, vive in un appartamento situato in cima ad una sala specchiata, raggiungibile solo attraverso la mitica e sofisticata scala bianca, che contrasta perfettamente col nero degli interni. È un ambiente ricco di oggetti preziosi (il luminosissimo lampadario, nella cui costruzione primeggiano i simboli 5, G, le C intrecciate; la specchiera; la sfera di cristallo; ecc..). Un evento mondano attende l’ambita Mademoiselle Chanel, la quale dedice di portare con sé un flacone di profumo. Le immagini si susseguono accompagnate dalle note della canzone Love di Nat King Cole, reinterpretata dalla giovanissima Joss Stone. Lo spot, a mio avviso, non può non essere apprezzato da un punto di vista estetico, grazie all’elegante tocco di Wright, già palese nel suo Espiazione, opera raffinata e memorabile per i costumi, bellissimi, e l’ambientazione. Come non innamorarsi, dunque, dello spot Chanel? A voi l’ardua sentenza.. io però sono subito corsa in profumeria!



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