giovedì 29 aprile 2010

Frammenti n°4: "Gli orizzonti del cinema"

Vedevo alti e più vasti orizzonti per la cinematografia (...) passavo per un utopista, un poeta (...) io che nella cinematografia vedevo la fusione di tutte le arti, dei colori, della plastica, della mimica (...) Pensavo il cinematografo, a differenza del teatro consentirà di dare visioni di campi vastissimi, potrà non avere quasi limitazioni (...) Potrà ricostruire figure e l'ambiente in cui si mossero, insomma tutto il mondo.

Enrico Guazzoni (testo pubblicato sulla rivista In Penombra, 1918)

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