Il film di Marinetti e il Manifesto sono del 1916: anticipano di molto tutte le indicazioni teoriche e pratiche della trovata francese. Dove si vede che se noi abbiamo tenuto il primato della cinematografia per così dire borghese, possiamo a buon diritto vantare anche quello della cinematografia d'avanguardia. Quei diavoli avevano inventato degli effetti per l'epoca stupefacenti: raggiunto risultati di una comicità assurda che non sembrano essere stati vinti neppure dagli americani (...) Il Manifesto stesso, pur fatto conto delle sue intemperanze e contraddizioni, ero ricco di alcune intuizioni così esatte che i teorici stranieri non hanno potuto se non ripeterle senza aggiungervi nulla di nuovo.
Filippo Tommaso Marinetti, La cinematografia astratta è un'invenzione italiana, in "L'Impero" I° dicembre 1926.
"Nel manifesto di fondazione del futurismo, firmato da Filippo Tommaso Marinetti, si afferma che ogni creazione nasce dalla bellezza della velocità"
RispondiEliminaI linguaggi artistici tradizionali per Marinetti possono rinnovarsi cogliendo e rappresentando, come cinematografo, il dinamismo del mondo contemporaneo.
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