venerdì 30 aprile 2010

Frammenti n°5: "Le visioni astratte del cinema futurista"

Il film di Marinetti e il Manifesto sono del 1916: anticipano di molto tutte le indicazioni teoriche e pratiche della trovata francese. Dove si vede che se noi abbiamo tenuto il primato della cinematografia per così dire borghese, possiamo a buon diritto vantare anche quello della cinematografia d'avanguardia. Quei diavoli avevano inventato degli effetti per l'epoca stupefacenti: raggiunto risultati di una comicità assurda che non sembrano essere stati vinti neppure dagli americani (...) Il Manifesto stesso, pur fatto conto delle sue intemperanze e contraddizioni, ero ricco di alcune intuizioni così esatte che i teorici stranieri non hanno potuto se non ripeterle senza aggiungervi nulla di nuovo.

Filippo Tommaso Marinetti, La cinematografia astratta è un'invenzione italiana, in "L'Impero" I° dicembre 1926.

2 commenti:

  1. "Nel manifesto di fondazione del futurismo, firmato da Filippo Tommaso Marinetti, si afferma che ogni creazione nasce dalla bellezza della velocità"

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  2. I linguaggi artistici tradizionali per Marinetti possono rinnovarsi cogliendo e rappresentando, come cinematografo, il dinamismo del mondo contemporaneo.

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